sabato 2 febbraio 2013

INFO AGGIUNTIVE
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La stazione di posta a Ortisei.

Le stazioni di posta erano luogo di ristoro per i viandanti e i loro cavalli. La stalla, con il fieno per alimentare i cavalli, con l’attrezzatura per cambiare i ferri, riparare i finimenti, o se necessario il cambio dei cavalli perché stressati. Camere e sala ristorante - spesso semplici stube, per ospitare i viandanti.
In molti paesi dell’arco alpino, che facevano parte dell’asburgica Contea del Tirolo è facile incontrare alberghi con il nome “Hotel Post” o “Posthotel”.
Anche in Val Gardena vennero istituiti gli uffici postali durante l’impero Asburgico. Nel 1856, con la costruzione della strada della Val Gardena che collegava Ortisei con Ponte Gardena, venne inaugurato il primo ufficio postale a Ortisei.
Nel 1859 il tradizionale sistema, che per molti anni consentì di consegnare e ritirare la posta a Chiusa due volte a settimana tramite il “corriere a piedi”, venne sostituito da un servizio efficiente di carrozze chiuse trainate da cavalli, in grado di recapitare giornalmente messaggi, lettere e piccole merci, ma anche di trasportare persone. Fu inaugurata la stazione di posta a Ponte Gardena, da dove si inerpicava la strada per la valle, e dove transitava la ferrovia e fu aperto il nuovo ufficio postale a Ortisei nell’albergo “Weisses Rössl”: “Einschreibe Bureau Pv.u.St. für die Postfahrten” si leggeva a fianco dell’ingresso dell’Hotel.


L‘unico mezzo di trasporto che collegava la Val Gardena con il resto dell‘Impero era una diligenza trainata da cavalli che partiva dall‘albergo, punto nevralgico dell‘intera rete viaria della valle. “L’albergo adopera uno o due cavalli per il trasporto della posta. D’inverno tiene dagli 8 ai 10 cavalli mentre d’estate ne ha 16 -17.”
Il servizio della posta cavalli era sinonimo di circolazione veloce e di lusso, resa possibile attraverso il cambio in itinere degli animali. I viaggi comprendevano quindi un sistema di soste, grazie a una rete di locande a pagamento dislocate lungo gli itinerari, nel caso della Contea del Tirolo, gli alberghi “Posta”. Ogni località tappa della posta cavalli incardinava importanti funzioni: il cambio dei cavalli, dei corrieri, pernottamento e ristoro per i viandanti.
Il servizio postale era dedicato agli abitanti autoctoni, ai lavoratori stranieri ma anche agli ospiti che popolavano la valle d’estate e negli anni anche d’inverno. Il servizio postale era affidato a veloci calessi d’estate e a slitte chiuse d’inverno, col tempo utilizzate sempre di più dai turisti per raggiungere gli
alberghi della valle.

Il flusso turistico ne beneficiò a tal punto da diventare uno dei settori portanti dell’economia anche del Posthotel Weisses Rössl”, che divenne l’albergo più importante della valle e punto di ritrovo dei più noti sportivi della montagna.
Purtroppo quegli anni portarono grandi mutamenti: il primo conflitto mondiale, l’avvento dell’era fascista e il patto Hitler Mussolini destabilizzarono gli abitanti della valle.

Nel 1939, causa le opzioni, Rosa Lardschneider, proprietaria dell’albergo Posta di Ortisei scelse come nuova patria la Germania. Venne dato mandato all’Ente Tre Venezie di vendere l’albergo e tutte le pertinenze, e di consegnare il ricavato alla famiglia emigrata. Mansione difficile in quanto era stata predisposta nel contratto l’opzione di venderlo solo a gente del posto. 
L’albergo divenne così una sorta di accampamento militare. Durante la seconda guerra mondiale l’albergo passò nelle mani dei militari, prima italiani poi tedeschi. L’ufficio postale divenne il lazzaretto dei soldati, mentre nelle stanze vennero curati e operati i soldati feriti. L’inventario venne distrutto, rovinato e in parte anche rubato.
Fu in quegli anni che il nome fu trasformato in “Albergo Posta Cavallino Bianco”.

Per il seguito delle vicende dell'Hotel, si rimanda al libro "IL CAVALLINO BIANCO"- Da locanda di posta a Grand Hotel di Ulrich Lardschneider.
Il 4 novembre 2019, su iniziativa di Ralph Riffeser, attuale gestore del Family Hotel,  e grazie al costante e importante lavoro di ricerca e studio del cugino Ulrich, è stato presentato, alla presenza di autorità e parenti, nella prestigiosa Stube dell'Hotel, il libro che ne racchiude la storia e racconta della famiglia Lardschneider.

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